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Poesia 2

Walt Whitman

Ahimè! Ah vita!
di queste domande che ricorrono,
degli infiniti cortei di senza
fede, di città piene di sciocchi,
di me stesso che sempre mi
rimprovero, (perché chi più sciocco
di me, e chi più senza fede?) di
occhi che invano bramano la luce,
si meschini scopi, della battaglia
sempre rinnovata, dei poveri
risultati di tutto, della folla che
vedo sordida camminare a fatica
attorno a me, dei vuoti ed inutili
anni degli altri, io con gli altri
legato in tanti nodi, la domanda,
ahimè, la domanda più triste che
ricorre- Che cosa c'è di buono in
tutto questo, ahimè, ah vita?
Risposta
Che tu sei qui- che esiste la vita
e l'individuo, che il potente
spettacolo continua, e tu puoi
contribuirvi
con un tuo verso.